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Google aumentate del 150% le richieste di dati degli utenti da parte dei governi

Google ha comunicato che le richieste da parte dei governi di tutto il mondo per ottenere i dati degli utenti sono aumentate del 150% negli ultimi cinque anni, ossia da quando è iniziata la pubblicazione dei dati nel 2009. In occasione dell’aggiornamento semestrale del rapporto sulla trasparenza, il direttore legale di BigG Richard Salgado ha denunciato un aumento del 15% delle richieste globali nella prima metà del 2014 rispetto al secondo semestre dell’anno scorso. Gli Stati Uniti, ben sopra la media, avrebbero cresciuto le domande del 19% negli ultimi 6 mesi e del 250% rispetto al 2009, anche senza conteggiare le questioni di sicurezza nazionale da parte di Nsa e Fbi (che Google non è autorizzato a pubblicare).

L’intensificazione dei programmi di sorveglianza da parte dei governi si è concretizzata, nel primo semestre del 2014, in più di 31mila richieste di informazioni, a cui Google ha dato il proprio assenso solo nel 65% dei casi. Dagli Usa sono arrivate oltre 12mila richieste, e sul podio dei Paesi con il maggior numero di domande ci sono anche Germania e Francia, entrambe con circa 3mila richieste.

Google e altre aziende hi-tech che gestiscono grandi quantità di informazioni sugli utenti hanno intrapreso battaglie legali per avere diritto di pubblicare rapporti più completi su quanto sta accadendo. La stessa BigG sta anche supportando una proposta al senato Usa per limitare la raccolta sistematica e la cessione dei metadati, e allo stesso tempo rendere più trasparenti le richieste governative.

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